FOTOGRAFIA


A parte sporadiche esperienze con modeste fotocamere prestatemi da qualche amico e parente, il mio fondamentale approccio con la fotografia è iniziato da un regalo di mia moglie subito dopo il matrimonio. Una Yashica nuova con 50mm che subito, irrispettosamente e apparentemente senza reali e solide convinzioni, ho convertito in un usato Nikon. Un già logoro corpo FM al quale, subito dopo, ho abbinato un MTO 500mm f.8, un obiettivo catadriottico russo di seconda mano.
Un inizio certamente insolito e impegnativo per uno che di fotografia non sapeva quasi nulla, ma io che proprio normale non sono, ero fortemente intenzionato a fotografare gli uccelli.

Così, quasi brutalmente, ho iniziato la mia personale scoperta della fotografia, ignaro di quanto perfettamente questo mezzo avrebbe interpretato le mie particolari specificità caratteriali e soddisfatto l’irrinunciabile quanto indicibile bisogno di esprimere e comunicare la mia celata interiorità prigioniera della timidezza.

Come scrive in un’intervista Andrea Zanfi … per me “fotografare è come respirare. E’ un’esigenza, una necessità vitale…”.

 


NATURA

La “caccia fotografica” ha rappresentato la mia vera iniziazione fotografica, un’alternanza di pazienti attese e adrenalinici scatti spesso rubati, come in una sorta di duello, a timorosi uccelli sempre pronti ad un a rapidissima fuga. I veri appostamenti e i capanni mimetici sarebbero arrivati solo qualche tempo dopo, frutto di esperienze e conoscenze in rapida progressione. L’interesse per i rapaci notturni mi ha portato ben presto ad iniziare in parallelo un percorso molto particolare, sviluppato grazie alle competenze elettroniche di mio padre, quello delle cosiddette “trappole fotografiche”. Un percorso …..


REPORTAGE

Durante i primi anni la foto di qualche paesaggio o di qualche fiore era poco più di un momento di attenzione rubato alla fotografia di uccelli, certo eseguita con impegno, mai però frutto di un progetto preventivo o di un’uscita dedicata. E’ trascorso del tempo prima che cominciassi, uccelli parte, a fotografare per progetti o, per meglio dire, a concepire dei reportage su specifici soggetti. E’ stato il Sile, il fiume di casa, che con i suoi silenziosi verdi paesaggi, le risorgive e le restere, gli scorci cittadini e le ampie anse, i tratti pensili sulla laguna e i piccoli tesori nascosti mi ha spronato, con l’amico Giuseppe, …..


RICERCA

L’ho chiamata “fotografia di ricerca” non sapendo come meglio definire questo che più che un genere è un approccio fotografico diverso, vorrei dire uno stile. Forse meglio avrei potuto chiamarlo “reportage creativo” visto che comunque di reportage si tratta. Come spesso accade classificazioni e categorie sono etichette dai confini tanto labili da essere continuamente infranti, superati da contaminazioni, specificità ed eccezioni.Comunque sia in questa sezione ho inserito quei racconti fotografici concepiti e sviluppati su storie …..