UCCELLI

involo di codoni in Valle Cavallino


L’interesse e l’autentica passione per la fotografia sono iniziate con l’acquisto di un 500mm f.8, un obiettivo catadriottico russo poco luminoso e non particolarmente facile da mettere a fuoco. Era il 1979, sul mercato c’era anche qualcosa di meglio, nulla comunque a che vedere per qualità e usabilità con gli attuali tele super luminosi e stabilizzati, con i rapidissimi autofocus ad inseguimento, con l’utilità degli ISO modificabili. Questo genere di fotografia era un’impegnativa doppia sfida, innanzitutto con la tua capacità di avvicinare gli animali e poi con quella di regolare l’attrezzatura prima dello scatto, molte fotocamere compresa la mia Nikon FM era completamente manuali.
Difficoltà a parte, è stata comunque un’esperienza affascinante. Inizialmente uscivo con fotocamera, binocolo, manuale di riconoscimento – il mitico “Brunn e Singer” – e taccuino per gli appunti, sempre in dubbio se privilegiare lo scatto fotografico o l’osservazione dei volatili. 

Un dubbio durato per un breve periodo, visto che ben presto ho capito che alla sera ero più felice se avevo qualche rullino di diapositive da portare in laboratorio per lo sviluppo.
Ho avuto modo di approfondire abbastanza la conoscenza di questi affascinanti essere alati, soprattutto di quelli legati agli ambienti d’acqua e dei rapaci notturni. Ho imparato a riconoscerne parecchie specie, ne ho colto e talora studiato approfonditamente i comportamenti. Li ho cercati, percorrendo in tutte le stagioni i luoghi più adatti o attendendoli in interminabili e silenziosi appostamenti. Ho condiviso gran parte di queste esperienze con gli amici Fabio e Giuseppe, insieme abbiamo avuto la fortuna di raccontare questi primi entusiasmanti anni in un libro fotografico “ALI” che raccoglie il meglio dei nostri scatti di allora corredati da brevi testi – una sorta di taccuino di campagna – scritti da noi stessi. 

ALI 
 Magnus Edizioni – 1989
G.Frigo  F.Garbin  P.Spigariol

 

 


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